Alessandro, patrono di Bergamo, apparteneva alla legione Tebea come comandante di centuria. Quando la legione, utilizzata prevalentemente in Oriente, fu spostata in Occidente le fu ordinato di massacrare i cristiani. Molti, tra i quali Alessandro, si rifiutarono. Seguì la decimazione, cui lui scampò, riparando dapprima a Milano, poi a Como (in entrambi i luoghi fu catturato, ma scampò al martirio). Infine fu a Bergamo, dove, nascosto dal principe Crotacio, predicò e convertì molti. Nuovamente catturato, fu decapitato nel 303, sul luogo dove ora sorge la chiesa di Sant'Alessandro in Colonna.